E’ stata riprogrammata «Le nuove camicie nere: razzismo e neofascismo nell’Italia contemporanea», con la presentazione del libro «E’ gradita la camicia nera» (Rizzoli), iniziativa che inizialmente doveva tenersi venerdì 1 aprile, nell’ambito delle celebrazioni per il 77° anniversario della Liberazione dall’occupazione nazifascista, e poi rimandata per indisponibilità del relatore, il giornalista e scrittore Paolo Berizzi.
Ebbene, la nuova data è mercoledì 4 maggio 2022, con inizio alle ore 20.30, sempre presso la sala polivalente di via Padre Luigi Zoffoli 1, a Borgo Tossignano. Nell’occasione Berizzi discuterà del tema della serata con Maria Di Ciaula, docente della scuola secondaria di primo grado, da molti anni impegnata in progetti che coinvolgono i giovani su memoria, cittadinanza attiva e legalità.
Nato a Bergamo l’11 agosto del 1972, Paolo Berizzi è inviato speciale del quotidiano «la Repubblica», dove lavora dal 2000, e in qualità di ospite ha partecipato ai più importanti programmi televisivi («Otto e mezzo», «Tagadà», «In onda», «Linea notte», «Matrix», «Piazza pulita», «SkyTg24», «Fuori Tg3», «Il Rosso e il Nero», «Mi manda Rai3»…) e radiofonici. Scrive di cronaca e di politica ed è autore di numerose inchieste, interviste esclusive e scoop che gli hanno valso premi e riconoscimenti in Italia e all’estero. Tra i vari temi, si è occupato a lungo di contraffazione e sofisticazione alimentare, lavoro nero e caporalato, terrorismo di matrice islamica, criminalità organizzata, devianza giovanile, droga, narcotraffico. Ma è conosciuto soprattutto per il suo quasi ventennale lavoro di indagine sul neofascismo. In seguito a minacce e ad atti intimidatori vive sotto scorta dal primo febbraio 2019, unico cronista europeo sotto scorta per minacce neonazifasciste.
L’iniziativa è organizzata dalle sezioni Anpi della vallata del Santerno, assieme all’Anpi di Imola, alla Cgil e all’Associazione culturale «Futuro in Comune Imola» e con il patrocinio del Comune borghigiano.
Prenotazioni al 327 20 28 386.
Tossignano, pressoché totalmente distrutto, venne liberato il 13 aprile 1945