Per il Baccanale, "Pranzo partigiano" a La Tozzona il 10 novembre

Per il Baccanale, “Pranzo partigiano” a La Tozzona il 10 novembre

L’Anpi di Imola, in collaborazione con il Centro sociale La Tozzona, organizza un PRANZO PARTIGIANO in occasione del Baccanale 2024, con tema “Un filo d’olio”, per domenica 10 novembre, alle ore 12.15, presso il Centro sociale La Tozzona, in via Punta 26 a Imola.

Il menù prevede:
antipasto – tonno di coniglio con schiacciata fiorentina;
primi – strozzapreti con pesto trapanese, orzotto alla tirolese con speck e verdure aromatizzate con olio al timo;
secondo – bollito misto con salsa verde e patate lessate con olio e prezzemolo;
dolce – ciambella all’olio con salsa al basilico;
in abbinamento vini del Fondo Ca’ Vecja.

Le prenotazioni, entro mercoledì 6 novembre, si accettano:

◊ presso il Centro sociale La Tozzona, tel. 0542 680638 o via mail: tozzona@virgilio.it, orario ufficio: martedì 9-11.30, mercoledì 16-19, giovedì 15-17, venerdì 16-19

◊ presso l’Anpi, piazzale Giovanni dalle Bande Nere 14, tel. 0542 23131 o via mail: imola@anpi.it, martedì-giovedì sabato ore 9-11.30.

 

In occasione dell’iniziativa, Antonio Zambrini, esperto erborista, ha preparato un breve testo a proposito dell’uso dell’olio di ricino, a partire dalle odiose violenze perpetrate con esso da parte degli squadristi fascisti.

 

 

IL RICINO E ALTRI INSOLITI VEGETALI DEL FASCISMO

Uno dei tanti aspetti odiosi del fascismo fu l’umiliare i propri avversari costringendoli a bere dell’olio di ricino così che finissero per sporcarsi con le scariche di feci che la sostanza provocava.
Altri oppressori avevano preceduto i fascisti in tale pratica; gli inglesi per umiliare chi si ribellava nei loro domini in India e i belgi in Congo, per punire gli schiavi non sufficientemente pronti ad obbedire. Anche i franchisti, per completare la brutta compagnia, lo adottarono contro gli antifascisti.

Il ricino è una bella pianta i cui frutti macinati, che contengono una sostanza molto velenosa, la ricinina, danno un olio che, trattato, non è più mortale ma resta comunque purgante. Ha vari usi tecnici che fanno sì che venga tuttora coltivato.

Altri vegetali “inusuali” sono legati al regime fascista

 


La ginestra venne tessuta per dare stoffe scadentissime.

la canna di palude servì per preparare la fibra, tipo rayon, per sostituire il cotone.

 

Il bambù venne sperimentato, al posto dell’acciaio, nel “cemento debolmente armato”.

Vegetali il cui uso è scomparso insieme al Regime.