Fra l’ottobre del 1944 e l’aprile del 1945 il territorio comunale di Castel San Pietro Terme venne investito con particolare violenza dagli eventi bellici della seconda guerra mondiale. Da est e da sud gli eserciti contrapposti si contesero palmo a palmo il terreno lungo la cosiddetta linea gotica. Lutti e devastazioni colpirono la popolazione civile fino all’agognata Liberazione.
E fra le ferite mai rimarginate di quel periodo va annoverata la distruzione della chiesa intitolata a San Martino, posta sulla sommità di monte Calderaro, fra le valli dei torrenti Quaderna e Sillaro. Le rovine di quella che un tempo fu una bella chiesa del circondario castellano sono oggi la testimonianza concreta dalla durezza dei combattimenti fra truppe alleate all’attacco e truppe tedesche al contrattacco: una drammatica realtà quotidiana, fatta di assalti all’arma bianca, di bombardamenti aerei e di artiglieria.
Negli ultimi anni alcuni appassionati di storia militare hanno studiato questa vicenda locale e hanno avviato lo sgombero della chiesa dai detriti, con l’obiettivo di metterne in risalto, per quanto possibile, la struttura originaria e di predisporla alla migliore fruizione pubblica.
Ebbene, la storia del recupero del rudere è stata raccontata nero su bianco ne «L’avventura del Calderaro. I fantasmi di quota 568». Libro scritto da Rinaldo Falcioni (dottore di ricerca in Storia del pensiero politico e delle istituzioni politiche e direttore dell’Università per l’educazione permanente degli adulti Primo Levi), col contributo grafico di Nazareno Storani (laureato in Scienze politiche con indirizzo storico-politico, di professione grafico, fotografo e videomaker), entrambi partecipanti all’avventura del recupero dei resti della chiesa.
Libro (edito da Pendragon) che sarà presentato mercoledì 27 settembre, con inizio alle ore 20.30, presso la sala del Cidra, il Centro imolese di documentazione sulla Resistenza antifascista e Storia contemporanea, in via Fratelli Bandiera 23, ad Imola, con la partecipazione degli autori. Presenterà Sandra Zanardi, presidente di Università Aperta, la cooperativa organizzatrice dell’iniziativa in collaborazione con Anpi Imola e Cidra.
La conferenza è gratuita e potrà essere seguita in diretta Facebook anche alla pagina di Università Aperta (https://www.facebook.com/univaperta/).