Migliaia di persone hanno sfilato in corteo a Bologna, in occasione dello sciopero generale proclamato dai sindacati confederali Cgil e Uil contro la manovra economica presentata dal Governo e in discussione in Parlamento. «Un grande sciopero contro una legge finanziaria ingiusta, sbagliata e inadeguata. Il più riuscito dai tempi del Jobs act ad oggi», ha commentato il segretario generale di Cgil Bologna, Michele Bulgarelli.
Dopo la grande adesione registrata nel Centro Italia lo scorso 17 novembre, cui si era unito lo sciopero generale di trasporti, servizi pubblici, logistica e scuola, la mobilitazione promossa dai sindacati confederali Cgil e Uil ha fatto tappa questo venerdì, 24 novembre, nel Nord Italia, chiamando alla lotta le lavoratrici ed i lavoratori di Valle d’Aosta, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Durante la giornata di sciopero generale si sono svolte ben 40 manifestazioni, di cui 6 in Emilia Romagna: a Bologna appunto, e poi a Ferrara, Cesena, Modena, Parma e Piacenza. «Tutte e 40 le piazze del Nord Italia sono piene, lo sciopero è riuscito. I numeri sono anche più grandi di quelli registrati nel primo giorno di mobilitazione lo scorso 17 novembre», ha commentato da Torino il segretario generale nazionale della Cgil, Maurizio Landini.
A Bologna il corteo, partito da piazza XX Settembre, ha attraversato via Indipendenza e via Rizzoli, per poi dirigersi verso piazza Santo Stefano, dove si sono tenuti gli interventi. In testa al lungo serpentone umano (stimati almeno 15 mila partecipanti, provenienti da tutta la provincia) lo striscione con su scritto «Adesso Basta. Sciopero generale».
Dopo aver osservato un minuto di rumore in ricordo di Giulia Cecchettin e delle altre vittime di femminicidio, sul palco sono salite anche le rappresentazioni sindacali unitarie delle aziende «La Perla» e «Marelli» di Crevalcore.
