Nel 77° anniversario dalla Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, il vicesindaco Fabrizio Castellari, in rappresentanza del Comune di Imola, e una delegazione dell’Anpi di Imola, guidata dal presidente Gabrio Salieri, hanno partecipato domenica 15 maggio alla commemorazione in ricordo dei partigiani trucidati nei pressi della stazione ferroviaria di San Ruffillo. Cerimonia promossa dall’Anpi insieme al Comune di Bologna, alla Città metropolitana e al Quartiere Savena.
I partecipanti si sono ritrovati presso il pannello che ricorda le decine e decine di partigiani e antifascisti emiliano-romagnoli che tra il febbraio e l’aprile 1945, a guerra ormai finita, furono fucilati dai nazifascisti lungo i binari. Poi corteo fino alla vicina piazzetta intitolata ai Caduti di San Ruffillo, col saluto di Marzia Benassi, presidente del Quartiere Savena, ed il discorso ufficiale del sindaco di Castelfranco Emilia, Giovanni Gargano.
Infine posa di corone al monumento dedicato ai Caduti, su cui sono riportati i nomi delle vittime raggruppati per comune di provenienza. Tra cui Imola, con dieci nomi: Otello Cardelli (aveva 18 anni), Ugo Coralli (19 anni), Zelino Frascari (20 anni), Armando Gardi (43 anni), Vladimiro Gollini (23 anni), Valter Grandi (24 anni), Enea Loreti (18 anni), Rocco Marabini (21 anni), Angelo Volta (19 anni) e Vittorio Zotti(21 anni), tutti fucilati il 16 aprile 1945. Tra gli imolesi presenti alla cerimonia anche Vittorio Gardi, di anni 91, il cui babbo è in quest’elenco. Nell’ultima foto: assieme a Vittorio Gardi e al vicesindaco Fabrizio Castellari anche Angelo e Mauro Volta, nipoti di Angelo Volta.