Il 17 ottobre 1944 i nazifascisti consumarono uno dei più feroci massacri avvenuti nella provincia di Ravenna, durante il quale vennero uccise 22 persone appartenenti alle famiglie Baffé e Foletti insieme ad amici, ospiti occasionali, vicini e lavoranti. La strage fu un atto di violenza gratuita contro civili inermi, che vennero uccisi senza pietà e senza ragione. Dopo la carneficina le abitazioni dei Baffé e dei Foletti furono incendiate e fatte saltare con mine e i cadaveri delle vittime lasciati alle fiamme.
Nel dopoguerra le due case furono ricostruite. Sulla lapide in memoria della famiglia Baffé posta dai famigliari sul parete esterna dell’edificio ricostruito nel 1951, in via Martello 1, a Massa Lombarda, sono incise le seguenti parole: «Qui il 17 ottobre 1944 / sotto il piombo maledetto / degli invasori tedeschi / e dei traditori fascisti / fra le macerie della loro casa distrutta / caddero Baffé Pio / Baffé Davide / Baffé Federico / Baffé Maria / Baffé Vincenza / Baffé Alfonso / Baffé Angelo / Baffè Domenico / Baffé Giuseppe / Baffé Osvalda / Gollo Severino / Canori Giuseppe / Baldini Germano / Baldini Aderito / Landi Leo / Landi Antonio / Maregatti Augusto / vittime / del vecchio mondo che muore / eroi / di un nuovo mondo che sorge / a ricordo dei loro cari / i famigliari superstiti / 17 ottobre 1952».
NELLE FOTO: LA LAPIDE CHE A MASSA LOMBARDA, IN VIA MARTELLO 1,
RICORDA IL MASSACRO DI CASA BAFFE'