«Mai mollare!», nel nuovo libro di Benito Benati le gesta dell’antifascista imolese «Berto» Poggiali

«Mai mollare!», nel nuovo libro di Benito Benati le gesta dell’antifascista imolese «Berto» Poggiali

Titolo: «Mai mollare!». Sottotitolo: «La mai smarrita “diritta via” del fornaciaio antifascista imolese “Berto” Poggiali tra carcere, confino, prigionia in Africa e militanza politica».

Il nuovo libro dello storico imolese Benito Benati verrà presentato mercoledì 6 dicembre, alle ore 17.30, com’è ormai consuetudine presso l’agriturismo «Frascineti, in via Chiesa di Pediano 2, a Imola. Dialogherà con l’autore la giornalista imolese Fabiana Villa.

Carlo Alberto Poggiali, «Berto», era nato il 24 marzo 1908 a Imola da Giovanni e Rosa Luparesi. Terza elementare, fornaciaio, militante comunista, durante il ventennio fascista venne condannato al carcere e al confino. Durante il servizio militare venne poi catturato dagli alleati in Sicilia e internato in Africa settentrionale.

Divenuto collaboratore degli anglo-americani, si adoperò per organizzare il Comitato di Liberazione fra i prigionieri italiani. Dopo il ritorno in Italia nel 1943, Poggiali continuò l’attività politica nel napoletano quale attivista del Pci e poi nell’imolese, dopo la liberazione, quale attivista politico e sindacale e segretario della locale sezione dell’Anppia, l’Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti.

Interverrà alla serata la scrittrice Sonia Gallico, autrice del libro «Il delitto Miceli. Una storia di ordinario fascismo in Tunisia». Libro che descrive un episodio di violenza fascista che ebbe risonanza mondiale e che viene citato appunto nel libro «Mai mollare».

Il 20 settembre 1937 un gruppo di cadetti e marinai, scesi dai velieri Amerigo Vespucci e Cristoforo Colombo, della regia marina militare, alla fonda nel porto della Goletta, fece irruzione nella sede del periodico antifascista «l’italiano di tunisi», dove trovò solo un giovane militante di 26 anni, Giuseppe Miceli, segretario del circolo «Garibaldi».

Nella violenta colluttazione che ne scaturì, il giovane antifascista rimase ucciso e due marinai feriti. La mortale azione repressiva, elogiata dallo stesso Mussolini, sollevò grande clamore sia nell’opinione pubblica che sulla stampa locale e internazionale. I funerali, svoltisi a Tunisi, videro una grandiosa e inattesa partecipazione di italiani, tunisini e francesi.

Sarà relatore della serata anche lo studioso Giulio Fugazzotto, laureatosi nel 2020 in Storia presso l’Università di Bologna, la cui ricerca dottorale ha riguardato il rapporto tra il Partito comunista italiano e il colonialismo, con particolare attenzione al contesto della Tunisia e del Corno d’Africa.

Alcuni brani tratti dal nuovo libro «Mai mollare!» saranno poi letti da Sara Rouibi e Pina Randi.

NELLA FOTO: GIAN ALBERTO POGGIALI DURANTE UN CONGRESSO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE
PERSEGUITATI POLITICI ITALIANI ANTIFASCISTI (ANPPIA)