L’ANPI di Imola è in buona salute

Intervista al presidente Gabrio Salieri

L’Anpi, nata nel 1944 come associazione delle partigiane e dei partigiani, con il congresso del 2006 si è aperta statutariamente alle giovani generazioni di antifascisti, consentendo l’iscrizione a coloro i quali, pur non avendo vissuto la Resistenza, ne condividono i valori e l’ispirazione politica e morale. Si badi bene, non una nuova Anpi, ma un’Anpi divenuta “la casa di tutti gli antifascisti che credono nel valore della Costituzione”. Un’apertura che ha permesso un duplice risultato: la trasmissione tra generazioni della memoria e dei valori della Resistenza e tornare a crescere ed a rafforzarsi grazie all’apporto di nuove energie democratiche e repubblicane.
Tendenza confermata anche dal tesseramento 2021 relativo alle 11 sezioni del territorio imolese.
“Siamo molto soddisfatti perché anche quest’ultimo tesseramento si è chiuso con un ottimo risultato – commenta Gabrio Salieri, recentemente riconfermato presidente della sezione di via Giovanni dalle Bande Nere -: come sezione di Imola parliamo di 748 tesserati, pari al 103,03 per cento rispetto all’anno precedente, mentre a livello circondariale contiamo 1028 tesserati, pari al 104,58 per cento”.
Un risultato ancor più importante perché ottenuto nonostante la distribuzione delle tessere sia stata resa più complicata dalle cautele imposte dall’emergenza sanitaria in corso. “Una problematicità – racconta ancora Salieri – con cui avevamo dovuto fare i conti già nel 2020, primo anno di pandemia, e a cui eravamo riusciti ad ovviare grazie all’encomiabile lavoro svolto dai nostri collettori. Restiamo quindi fiduciosi verso un possibile recupero nel 2022 anche dei rinnovi rimasti in sospeso”.
Ma il dato che conforta di più è proprio quello relativo ai nuovi reclutati: 41 per la sezione di Imola, 63 a livello circondariale. Veramente tanti. E soprattutto – tiene a sottolineare Salieri – “sono tutti giovani”. Ma come motivano la loro scelta? “Da un lato – risponde il presidente – nell’elettorato c’è una evidente insoddisfazione nei confronti della politica tradizionale, come testimoniano la crescente disaffezione verso i partiti ed il crollo dell’affluenza alle elezioni, a cui fa da contraltare una altrettanto evidente fiducia verso l’Associazione nazionale partigiani d’Italia e la condivisione della sua strategia tesa all’unità di tutte le forze antifasciste, siano esse partiti, movimenti, associazioni, sindacati”.
Proprio in questi giorni è è partito il tesseramento 2022. Nei primi mesi dell’anno per il rinnovo o per l’iscrizione ex novo occorrerà rivolgersi direttamente alla sede di via Giovanni dalle Bande nere, aperta le mattine dei giorni di mercato. “Stiamo registrando un buon afflusso, il che fa ben sperare per il prosieguo”, commenta Salieri. Da aprile, poi, i collettori si incaricheranno di consegnare le tessere residue, “suonando campanello per campanello, ma senza entrare in casa, consegnando la tessera sul pianerottolo all’interessato – tiene a sottolineare Salieri – per ovvi motivi sanitari legati alla pandemia, ma anche per altrettanto ovvi motivi di sicurezza, onde evitare che qualche malintenzionato adotti questa scusa per introdursi in casa”.