Imola ha festeggiato il 25 Aprile in piazza Matteotti, nell’abbraccio fra giovani studenti e partigiani

Imola ha festeggiato il 25 Aprile in piazza Matteotti, nell’abbraccio fra giovani studenti e partigiani

Imola, città Medaglia d’oro al Valor militare per attività partigiana, ha festeggiato il 25 Aprile ritornando in piazza Matteotti, per la celebrazione ufficiale, nel centenario dell’assassinio del parlamentare socialista Giacomo Matteotti da parte di sicari fascisti. E lo ha fatto rendendo protagonisti i giovani studenti e studentesse delle classi terze della scuola secondaria di primo grado «Orsini», dell’Istituto comprensivo 7, in un ideale abbraccio fra generazioni, con i partigiani Adriano Barbieri e Vittorio Gardi, presenti in piazza Matteotti, in una cornice di pubblico veramente numeroso.

Lo ha sottolineato anche il sindaco Marco Panieri, nel suo intervento, evidenziando che «ritrovarci in piazza, di nuovo, è sempre un dovere e un’emozione, soprattutto quando ricordiamo una data simbolo della nostra storia collettiva come il 25 aprile 1945, quando finalmente quel giorno si pose fine alla guerra e all’occupazione nazifascista. E’ doveroso farlo insieme perché sono questi i momenti che più di altri caratterizzano e danno significato al nostro essere comunità».

La giornata di festa dedicata alla Liberazione dell’Italia dall’oppressione fascista e dall’occupazione nazista è cominciata alle ore 8.45, all’esterno della sede Anpi di piazzale Giovanni dalle Bande Nere, con la deposizione di una corona alla lapide che ricorda i partigiani imolesi caduti a Bologna alla presenza del sindaco, Marco Panieri, e del presidente di Anpi Imola, Gabrio Salieri.

Poi, subito dopo la posa di una corona alla lapide che ricorda i partigiani imolesi caduti a Bologna, si è svolta un’analoga cerimonia, con posa di una corona alle lapidi che nella vicina rocca sforzesca ricordano i tanti partigiani e antifascisti che lì, in quel luogo che fu prigione, vennero carcerati, torturati e che anche vi morirono a seguito delle sevizie ricevute.

I partecipanti alle due cerimonie hanno poi formato un corteo che si è diretto verso la centrale piazza Matteotti, dove di lì a poco si sarebbero tenuti, di fronte ad una platea gremita di pubblico, l’atteso concerto della Banda musicale Città di Imola e la performance di danza «Quando un corpo diventa un luogo».

E’ poi stato il momento della celebrazione ufficiale, con l’intervento dal palco di piazza Matteotti di Gabrio Salieri, presidente dell’Anpi Imola e a seguire l’intervento del sindaco Marco Panieri.

Al termine, il sindaco Marco Panieri, il presidente di Anpi Imola Gabrio Salieri e il senatore Daniele Manca hanno deposto una corona alla lapide dei Caduti in guerra, posta nell’androne del palazzo comunale.

Subito dopo la deposizione di una corona alla lapide dei Caduti in guerra, è partito il corteo, con in testa la banda cittadina, diretto al monumento al Partigiano.

Un lunghissimo serpentone di persone ha così imboccato viale Mazzini e si è diretto verso viale Dante dove, nella rotonda di piazzale Leonardo da Vinci, è posto il monumento al Partigiano.

In piazzale Leonardo da Vinci si è poi svolta la cerimonia di deposizione di una corona di alloro al monumento che ricorda i 107 partigiani e antifascisti imolesi caduti durante la guerra di Liberazione dall’oppressione nazifascista.

Al contempo, tutt’attorno alla rotonda andava in scena una performance nella quale gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado «Orsini» hanno incarnato i Diritti.

Nel pomeriggio, le celebrazioni sono proseguite con «25 Aprile in piazza / Concerti, persone e parole antifasciste», promosso e organizzato dal gruppo di «giovani Papaveri», con esibizioni di gruppi musicali che si sono alternati sul palco di piazza Matteotti di fronte ai tanti giovani lì convenuti.

Durante il pomeriggio di festa in piazza Matteotti, la Cgil ha avviato anche ad Imola la raccolta di firme in calce alla richiesta a sostegno di quattro referendum popolari per modificare alcune leggi «sbagliate», ovvero «cambiare le norme che hanno impoverito il lavoro e hanno reso i lavoratori meno protetti e più vulnerabili, con meno diritti e con più possibilità di essere licenziati».

Ed è stato un successo fin da subito, con una fila costante di persone in coda davanti ai banchetti dove si raccoglievano le firme in piazza. La campagna di raccolta delle firme ora proseguirà in tutti i comuni del circondario imolese, con predisposizione di banchetti e nelle sedi delle Leghe. Al contempo sarà possibile firmare anche online.