Il ricordo dei torturati in rocca anticipato al 14 aprile

Il ricordo dei torturati in rocca anticipato al 14 aprile

Quest’anno la posa di una corona alle lapidi che si trovano all’ingresso della rocca sforzesca, cerimonia che solitamente si svolgeva la mattina del 25 aprile, è stata anticipata a venerdì 14 aprile, giorno della liberazione della città di Imola, onde consentire lo svolgimento del lavoro preparato dagli studenti del «Paolini» nell’ambito del progetto «Quando un posto diventa un luogo».

Il programma di venerdì 14 aprile prevede anzitutto la posa di corone ai monumenti che ricordano i soldati caduti per la liberazione di Imola. E com’è consuetudine in tale occasione, è stato predisposto un servizio di pullman a disposizione dei partecipanti per gli spostamenti (andata e ritorno), con ritrovo alle ore 8.30 nel piazzale ex River Side, di fronte al supermercato Famila (area lungofiume di via Pirandello).

Il programma prevede la partenza alle ore 8.45 e alle ore 9.00 la deposizione di una corona al monumento (quartiere Pedagna, incrocio vie Puccini-Baruzzi) che ricorda i caduti del Gruppo di combattimento Friuli; poi, alle ore 9.30, deposizione di una corona al monumento (autodromo, via F.lli Rosselli) a ricordo dei caduti della Brigata ebraica; infine, alle ore 10.00, deposizione di una corona al monumento (giardino Generale Anders, area verde di via Coraglia) dedicato al II Corpo d’armata polacco e posa di un mazzo di fiori al monumento che ricorda l’orso Wojtek, mascotte dei soldati polacchi.

Alle ore 10.30 ci si sposterà alla rocca sforzesca per deporre una corona alle lapidi che ricordano che lì, in quel luogo, furono detenuti e torturati partigiani e antifascisti. Spiega la lapide inaugurata il 14 aprile 2005 ad opera del Comitato per il 60° della Liberazione: «80 anni orsono in questa Rocca, allora carcere, 278 uomini e donne per mani nazifasciste subirono persecuzioni e torture o furono avviati a fine atroce al poligono di tiro e a San Ruffillo di Bologna, al podere “La Rossa” e a Pozzo Becca di Imola, nei lager di sterminio».

Sull’altra lapide, invece, i nomi di coloro che sono morti nelle celle della rocca sforzesca a causa delle atroci torture subite e la data del loro decesso: Luciano Gardelli il 28 novembre 1944, Celso Silimbani il 28 novembre 1944, Giosuè Bombardini il 28 novembre 1944, Guido Bianconcini il 12 febbraio 1945, Alfredo Stignani il 7 aprile 1945.

Gli studenti della classe 4G SIA dell’Istituto tecnico «Luigi Paolini» (con le professoresse Chiara Billi e Monica Tassoni) presenteranno «La Rocca dalla tortura alla liberazione», nell’ambito del progetto «Quando un posto diventa un luogo».