Mercoledì 10 maggio, alle ore 10.30, nel cortile interno di Casa Piani (via Emilia 88), i ragazzi del coro della scuola secondaria di primo grado «Andrea Costa» racconteranno la storia di Clara Reiss, pianista ebrea diplomata all’Accademia statale di Vienna, che dopo l’annessione dell’Austria ad opera della Germania hitleriana, nel tentativo (vano) di lasciare l’Europa, entrerà in Italia, approdando, dopo alterne vicissitudini, a Imola.
Qui, dopo l’8 settembre 1943, con l’invasione dell’Italia ad opera dell’esercito tedesco, Clara entrerà in clandestinità, nascondendosi nelle cantine del palazzo di via Emilia 48, di proprietà della famiglia Piani. E ad aiutarla, come più tardi scriverà e mai dimenticherà, ci furono Primo Contavalli, liutaio, di qualche anno più giovane, e la moglie Rosa Landi.
Con la loro performance i ragazzi delle «Andrea Costa» vogliono ricordare con la musica e con il canto una delle tante storie che hanno mostrato la capacità di persone illuminate di non voltarsi dall’altra parte, ma di offrire solidarietà e salvezza a rischio della propria vita. E sono orgogliosi di raccontare un episodio della storia imolese che ha coinvolto due persone legate dalla musica: Clara Reiss, che suonava il pianoforte, e Primo Contavalli, eccelso costruttore di strumenti musicali a corda, che ovviamente usava anche.
Il laboratorio di coro della scuola «Andrea Costa» (finanziato dalla Regione Emilia Romagna) presenterà un programma di musiche ebraiche e brani originali di Sebastiano Cellentani e sarà diretto da Sebastiano Cellentani e Valentina Domenicali che hanno anche curato il testo, con l’aiuto di Marco Orazi, responsabile del Centro imolese di documentazione sulla Resistenza antifascista e Storia contemporanea.