Ad Imola le celebrazioni che ricordano lo sterminio degli ebrei perpetrato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale prevedono per venerdì 27 gennaio, «Giorno della Memoria», lo svolgimento di una cerimonia commemorativa alle ore 9.30, con deposizione di una corona alla lapide posta in vicolo Giudei in ricordo delle persecuzioni razziali. Alla cerimonia parteciperà il sindaco Marco Panieri, assieme ad autorità civili, militari e religiose della città e ai rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni d’arma e partigiane.

L’imbocco del vicolo Giudei si trova sotto il portico che costeggia la via Emilia di fronte a piazza Matteotti. La lapide qui posta nel 1998 condanna la persecuzione razziale e ricorda che questa area della città un tempo era abitata da una comunità ebraica. Non si trattò comunque di un’area delimitata come un ghetto poiché le abitazioni erano sparse in tutto il centro storico.

Anche se numericamente esigua, la presenza ebraica a Imola è infatti documentata a partire dalla seconda metà del Trecento fino alla fine del Cinquecento, soprattutto tra l’attuale via San Pier Grisologo (dove c’era il macello ebraico) e via XX Settembre. Documentata anche la presenza di una sinagoga nell’attuale via Troni e di un cimitero ebraico.

Nel 1593 gli ebrei vennero espulsi, dopodiché la loro presenza fu solo sporadica. In età contemporanea il primo nucleo familiare ebraico testimoniato dalle fonti risale al 1877, quando presero dimora a Imola alcuni esponenti della famiglia Fiorentino di Livorno. Attorno alla loro ramificata famiglia (Fiorentino-Mortara) ruotano le principali vicende degli ebrei imolesi fino agli anni delle leggi razziali fasciste.

«Le leggi razziali – ricorda la lapide – anche ad Imola crearono inattese odiose barriere, ma al di là di queste gli ebrei trovarono nella cittadinanza solidarietà ed appoggio soprattutto durante l’occupazione nazista».

NELLA FOTO: LA LASTRA COMMEMORATIVA POSTA NEL VICOLO DEI GIUDEI
A RICORDO DELL’ANTICO PASSATO EBRAICO DELLA CITTA’ DI IMOLA