Celebrati l’eroismo e il sacrificio dei partigiani caduti del Sap Montano

Celebrati l’eroismo e il sacrificio dei partigiani caduti del Sap Montano

Nelle settimane che seguirono l’8 settembre 1943 nella zona imolese vi fu una intensa attività di raccolta e occultamento delle armi abbandonate dai soldati del regio esercito. Armi che in seguito sarebbero servite a cacciare i nazisti dall’Italia. Nei mesi successivi si formarono i primi nuclei delle future brigate partigiane di montagna. Alcuni degli uomini più audaci e le armi recuperate dopo l’8 settembre ne costituirono l’ossatura iniziale.

Nella primavera del 1944 gruppi organizzati si erano poi formati anche nelle zone di pianura e nelle città. Agivano come «squadre di difesa», che in seguito verranno chiamate Sap, «Squadre di azione patriottica».

Le Sap si occupavano di raccolta e prelievo di armi dai presidi e da camion militari in sosta; della diffusione di propaganda antinazifascista; di sabotare tralicci e impianti di comunicazione e di spargere chiodi a quattro punte nelle strade ove transitavano automezzi tedeschi e repubblichini; di raccogliere informazioni; di collaborare con altre formazioni partigiane e di supportare la 36ª Brigata Garibaldi, rifornendola di armi e munizioni, di calzature, vestiario e viveri. Ma non mancarono anche gli attacchi diretti verso tedeschi in transito nelle strade.

E’ quanto accadde il 5 ottobre 1944 quando alcuni partigiani del Sap Montano attaccarono un automezzo nemico sulla via di Codrignano. in prossimità di Ca’ Bellarosa. Nello scontro, un militare tedesco venne ucciso e un altro ferito. I sappisti stavano trasferendo verso la loro base il carico di cibo e armi conquistato quando furono raggiunti da una quarantina di soldati tedeschi pronti a fare fuoco. Ma siccome le autoblindo non riuscivano a risalire la strada fangosa, i tedeschi rinunciarono al combattimento e così anche i partigiani poterono allontanarsi dalla zona.

Solo due giovani partigiani imolesi, Rino Ruscello e Marino Dalmonte, si fermarono a Ca’ Genasia, per coprire la ritirata dei compagni e controllare i movimenti dei nemici. Ma qui, durante la notte, vennero circondati e attaccati dai tedeschi e caddero con le armi in pugno, senza arrendersi e combattendo fino all’ultimo. Tutta la cascina dove erano asserragliati andò bruciata. Un soldato tedesco ucciso e uno ferito. Durante lo scontro a fuoco cadde colpita a morte anche la giovane riolese Elisa Gambassi, staffetta partigiana del Sap Montano, che i tedeschi avevano usato come scudo.

Su un cocuzzolo erboso a poca distanza dalla strada, alla biforcazione di via Ghiandolino in via Caduti di Toranello e via Sabbioni, in territorio di Riolo Terme, si erge un monumento che evoca l’episodio di Ca’ Genasia. Qui, ogni anno, i Comuni di Imola e di Riolo Terme e le Anpi locali danno appuntamento ad inizio ottobre per commemorare i caduti del battaglione Sap Montano e in particolare il sacrificio di Rino Ruscello e Marino Dalmonte e la morte della giovane staffetta partigiana Elisa Gambassi.

Quest’anno la cerimonia si è svolta sabato 7 ottobre, alla quale hanno preso parte Daniela Spadoni, assessora del Comune di Imola, Davide Marani, assessore del Comune di Riolo Terme, Filippo Samachini, in rappresentanza dell’Anpi di Imola e Anna Testa, presidente dell’Anpi di Riolo Terme. E com’è consuetudine, hanno partecipato alla cerimonia classi degli istituti comprensivi di Riolo Terme e di Imola.

Una lapide posta nel monumento di via Caduti di Toranello riporta 35 nomi di partigiani del Sap Montano che hanno perso la vita durante la guerra di liberazione dal nazifascismo.

Eccoli: Assirelli Elio / Assirelli Francesco / Baldisserri Francesco / Baldisserri Lorenzo / Balducci Quinto / Benedetti Emilio / Bertozzzi Dino / Biagi Settimio / Bianconcini Guido / Bianconcini Natale / Capirossi Giovanni / Capirossi Paolo / Cappelli Ugo / Coralli Ugo / Dalmonte Marino / Farolfi Paolo / Gambassi Elisa / Garavini Vittorio / Giorgi Dante / Gollini Vladimiro / Guadagnini Dante / Loreti Enea / Manara Antonio / Manaresi Amedeo / Martelli Battista / Morini Antonio / Poli Silvio / Ragazzini Sergio / Roncassaglia Antonio / Roncassaglia Paolo / Ruscello Armando / Ruscello Rino / Topi Luigi / Visani Attilio /Giorgio caduto sovietico.