Aggressione davanti liceo: per il ministro il problema è la preside non i picchiatori

Aggressione davanti liceo: per il ministro il problema è la preside non i picchiatori

Due studenti presi a pugni e calci davanti alla loro scuola, il liceo classico «Michelangiolo» di Firenze, da un gruppo di sei giovani poi identificati dalla Digos come appartenenti al movimento giovanile di destra «Azione studentesca», di cui tre maggiorenni e tre minorenni, tutti estranei alla scuola. Aggressione che non sarebbe un episodio isolato, in quanto un fatto simile sarebbe successo nei giorni precedenti davanti a un altro liceo fiorentino, il «Pascoli».

Traendo spunto dalla brutale aggressione, la preside del «Leonardo da Vinci», altro liceo scientifico di Firenze, ha proposto a studenti, docenti e famiglie alcune riflessioni su quanto accaduto per ricordare cos’è stato il fascismo. Lettera che però il ministro dell’Istruzione non ha gradito, ventilando misure disciplinari: «Non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo o con il nazismo».

Di tutt’altro avviso il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo: «La lettera della preside del liceo di Firenze, Annalisa Savino, è un esempio di sensibilità civile e di pedagogia repubblicana. L’attacco del ministro Valditara contro di lei è inaccettabile. La velata minaccia di future misure disciplinari è la spia del clima di autoritaria intolleranza che questo Governo sta promuovendo e diffondendo alzando il clima di tensione nel Paese. Il suo rumorosissimo silenzio davanti all’aggressione subita dagli studenti di Firenze è una prova di parzialità francamente sconcertante da parte di un ministro della repubblica antifascista».

Di seguito il testo della lettera che Annalisa Savino, dirigente scolastica del liceo scientifico «Leonardo da Vinci» di Firenze, ha inviato a studenti, docenti e famiglie per commentare la brutale aggressione squadrista ai danni di alcuni studenti del liceo classico «Michelangiolo».


«Cari studenti,

in merito a quanto accaduto lo scorso sabato davanti al liceo Michelangiolo di Firenze, al dibattito, alle reazioni e alle omesse reazioni, ritengo che ognuno di voi abbia già una sua opinione, riflettuta e immaginata da sé, considerato che l’episodio coinvolge vostri coetanei e si è svolto davanti a una scuola superiore, come lo è la vostra. Non vi tedio dunque, ma mi preme ricordarvi solo due cose.

Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. E’ nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti. “Odio gli indifferenti”, diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee.

Inoltre, siate consapevoli che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni. Nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza.

Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee e con la cultura. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene cento anni fa ma non è andata così».

Più di duemila persone, studenti e adulti, hanno partecipato alla manifestazione antifascista che si è svolta a Firenze a seguito dell’aggressione del 18 febbraio scorso ai danni di alcuni studenti del liceo «Michelangiolo», per la quale sono stati denunciati sei aderenti alla formazione di destra «Azione Studentesca».