A Monzuno presentazione del progetto per studiare i crimini compiuti dai tedeschi in Italia

A Monzuno presentazione del progetto per studiare i crimini compiuti dai tedeschi in Italia

Tra il 9 settembre 1943 e il 2 maggio 1945, durante l’occupazione dell’Italia, reparti delle SS e della Wehrmacht si resero responsabili di efferate stragi di civili. Uccidendo in particolare donne, bambini, anziani.

Ebbene, martedì 26 settembre, con inizio alle ore 18.30, a Monzuno, presso la sala del Consiglio comunale, avrà luogo presentazione del sito web e del progetto «NS-Täter in Italien 1943-1945», finanziato dal Fondo italo-tedesco per il Futuro. Interverranno Carlo Gentile ed Elena Pirazzoli, dell’Università di Colonia, e Stefano Merzi, della Scuola di Pace di Monte Sole.

Il progetto «NS-Täter in Italien 1943-1945. Le stragi nell’Italia occupata nella memoria dei loro autori», nasce dalla raccolta di voci, immagini e testimonianze dei soldati tedeschi in Italia e in particolare dei Täter (perpetratori, autori) di quelle stragi. Diari e lettere di guerra, ma anche deposizioni processuali, interviste e inchieste giornalistiche, effettuate dall’immediato dopoguerra fino agli anni Duemila, sono usate come fonti per indagare le mentalità e approfondire i meccanismi della violenza.

Il progetto ha radici profonde: si va a inserire nel quadro delle iniziative scaturite dalla Commissione storica italo-tedesca creata nel 2009 dai ministri degli Esteri italiano e tedesco. Nel 2012, a conclusione dei lavori della Commissione, il Governo della Repubblica federale tedesca si è impegnato a istituire presso il ministero federale degli Affari esteri un «fondo italo-tedesco per il futuro» per finanziare iniziative sulla storia e la memoria delle relazioni tra i due Paesi nel corso della seconda guerra mondiale.

Ispirandosi alle raccomandazioni della Commissione, questo progetto vuole contribuire allo sviluppo di una nuova cultura della memoria tra Italia e Germania. Infatti, se in Germania le stragi di civili commesse dall’esercito tedesco sul fronte italiano sono poco conosciute, in Italia sono poco noti gli effettivi responsabili. Ci si propone quindi di mettere in relazione le culture memoriali dei due Paesi, per poter ampliare le prospettive scientifiche ed educative.

Ma le radici di questo progetto affondano ancor più lontano nel tempo, ricollegandosi agli sforzi fatti a partire dalla seconda metà degli anni Novanta fino ai primi anni Duemila da storici italiani e tedeschi, unitamente a giornalisti, impegnati per diffondere nei due Paesi la conoscenza dei crimini compiuti dalle forze armate della Germania nazista durante l’occupazione dell’Italia.

L’iniziativa è organizzata dall’Istituto storico «Parri» di Bologna in collaborazione con il Comitato regionale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto e con l’Anpi di Monzuno e rientra nel programma delle commemorazioni per il 79° anniversario della strage di monte Sole.