Nell’ambito della 26ª edizione della «Festa dell’agricoltura» in programma nella frazione di Sesto Imolese, domenica 11 settembre, alle ore 16.30, si svolgerà una cerimonia commemorativa promossa dall’Anpi di Imola, con deposizione di una corona di alloro alla lapide (posta all’interno del parco pubblico) che ricorda la grande manifestazione organizzata dai partigiani che si svolse durante l’occupazione nazifascista, il 14 settembre 1944.
Cerimonia che vedrà i saluti di Ettore Bacchilega, dell’Anpi di Sesto Imolese, e gli interventi dell’assessora Daniela Spadoni, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, e di Fulvio Andalò, del Comitato direttivo dell’Anpi di Imola.
Sul finire del 1944 in diversi comuni della pianura bolognese si tennero manifestazioni pre-insurrezionali, volute dal Comando unico militare Emilia Romagna e organizzate dalle locali formazioni partigiane. L’obiettivo era quello di mobilitare le popolazioni e i partigiani combattenti in vista della liberazione di Bologna e provincia, ritenuta ormai imminente di fronte all’avanzare vittorioso delle truppe alleate. E una di queste manifestazioni si svolse il 14 settembre 1944 proprio nell’importante frazione di Sesto Imolese, che per alcune ore venne «liberata» da sappisti e gappisti lì convenuti un po’ da tutta la bassa imolese.
I partigiani interruppero i collegamenti telegrafici e telefonici e bloccarono gli accessi all’abitato. La popolazione si radunò nella piazza principale, ove prese la parola Ezio Serantoni, «Mezanot», in rappresentanza del Comitato di liberazione di Imola.
Fascisti e nazisti non intervennero nell’immediato, anche se già nel pomeriggio vi furono alcune schermaglie, culminate nell’uccisione del sappista Enea Suzzi, che stava rientrando a casa dopo aver partecipato alla manifestazione.
La reazione arrivò qualche settimana dopo, il 9 ottobre, quando i soldati tedeschi effettuarono un vasto rastrellamento a Sesto Imolese e nei territori circostanti. E dei molti sestesi arrestati e poi inviati al lavoro coatto oltreconfine, dodici non tornarono dal campo di Kahla. Ecco i loro nomi, ricordati in una cappella del cimitero della frazione: Dante Baroncini, Andrea Contoli, Giovanni Dalla Casa, Angelo Galassi, Silvio Lervi, Giovanni Martelli, Bruno Marzocchi, Quinto Sabbioni, Giuseppe Santandrea, Gildo Tabanelli, Luigi Tabanelli, Alfredo Tozzoli.
LA LAPIDE CHE RICORDA LA GRANDE MANIFESTAZIONE DI SESTO IMOLESE ORGANIZZATA DAI PARTIGIANI DURANTE L'OCCUPAZIONE NAZIFASCISTA