L’Anpi bolognese ha tenuto gli scorsi 26 e 27 febbraio 2022, presso palazzo Re Enzo, il proprio congresso provinciale. Prima dell’inizio dell’assise, una delegazione ha deposto una corona al Sacrario che ricorda i partigiani di Bologna e provincia caduti nella guerra di liberazione dal nazifascismo.
Il memoriale, collocato sulla parete di palazzo d’Accursio che affaccia su piazza del Nettuno, sul fronte della Salaborsa, consta di tre cornici: una centrale più grande e due di dimensioni minori, inframmezzate dalle antiche finestre del palazzo comunale. Cornici che contengono formelle (tutte della stessa dimensione, in vetroceramica atta a resistere alle intemperie) coi nomi dei 2.059 partigiani caduti nei venti mesi dell’occupazione nazista. La maggior parte delle formelle riporta anche la fotografia del caduto.
Nell’area centrale sono effigiati coloro che ricevettero la Medaglia d’oro al Valor Militare. Nella fila in basso è riportato l’elenco delle formazioni combattenti della provincia bolognese, e i numeri dei partigiani, uomini e donne, dei morti, degli arrestati, deportati, decorati. In alto, in lettere in bronzo fissate direttamente al muro, una lunga scritta collega i tre riquadri: «Bologna 8 settembre 1943-25 aprile 1945. Caduti della Resistenza per la libertà, per l’onore e l’indipendenza della Patria».
NELLA FOTO: l’imolese Vittorio Gardi di fronte al memoriale dove c’è la foto del babbo, Armando Gardi, trucidato a San Ruffillo.