Oddone Baiesi di Anzola dell’Emilia, Oliano Bosi di Anzola dell’Emilia, Nello Casali di Cesena («Romagnino»), Enzo Cesari di Bologna («Tito»), Ercole Dalla Valle di Medicina («Bridge»), Guido Guernelli di Bologna («Giulio»), il pilota sudafricano Samuel Schneider (alias John Klemlen), Ettore Magli di Anzola dell’Emilia, Rodolfo Mori di Bologna («Rudi»), Alfonso Ricchi di Bologna («Sergio»), Alfonso Tosarelli di Bologna («Zio Scalabrino») e Antonio Zucchi di San Lazzaro («Bufalo»).
I nomi dei 12 partigiani caduti ricordati uno per uno al microfono, con voce un po’ commossa, dalla presidente dell’Anpi provinciale, Anna Cocchi, è stato sicuramente il momento più toccante della cerimonia di commemorazione del 78° anniversario della battaglia di porta Lame assieme all’onore che un reparto militare, schierato di fronte alla lapide affissa sul muro del cassero, ha tributato al coraggio dimostrato da quei combattenti partigiani che sacrificarono la loro vita per la libertà. La cerimonia, svoltasi domenica 6 novembre, è poi proseguita con la posa di corone e gli interventi di Forte Clò, in rappresentanza dell’Anpi, e del sindaco di Bologna, Matteo Lepore.
La mattinata commemorativa era però iniziata al giardino intitolato al partigiano straniero John Klemlen (l’aviatore sudafricano Samuel Schneider), nel parco del Cavaticcio, con posa di un mazzo di fiori rossi e un minuto di raccoglimento presso il cippo (costituito da un pezzo di muro e di fondamenta residuo dell’edificio del macello comunale ove allora si erano nascosti i partigiani) che ricorda che la battaglia di porta Lame, quel 7 novembre 1944, iniziò proprio lì e proprio in quel luogo fu in gran parte combattuta.
NELLE FOTO: LA CERIMONIA DI COMMEMORAZIONE DEL 78° ANNIVERSARIO
DELLA BATTAGLIA DI PORTA LAME ALLA QUALE HANNO PRESO PARTE
ANCHE UNA DELEGAZIONE DELL'ANPI E DEL COMUNE DI IMOLA,
QUEST'ULTIMO RAPPRESENTATO DAL VICESINDACO FABRIZIO CASTELLARI